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News e attività - Libertas Lucca
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Se è vero che nei momenti di difficoltà è importante l’unione degli intenti e stringersi gli uni agli altri, in senso metaforico ovviamente, è altrettanto vero che è in questi frangenti che, anche non volendo, emergono le differenti considerazioni che le autorità hanno riguardo ai diversi settori della società. Il riferimento è al fatto che anche in questi giorni è apparso chiaro come il mondo dello Sport, quello delle ASD, delle Associazioni che vivono perlopiù di volontariato e di rimborsi spese siano, appunto, figli di un Dio minore.

Nel novero delle sacrosante attenzioni rivolte al mondo delle attività produttive, del commercio, dei lavoratori dipendenti, ecc., nemmeno l’ombra di uno sguardo, ancorché distratto, alle Associazioni sportive che gestiscono piccole palestre, piscine, corsi sportivi comunali, progetti di promozione sportiva nelle scuole, nelle carceri e via dicendo. Come se queste realtà non fossero fortemente danneggiate da questa situazione di emergenza sanitaria e sociale. Nessuno che si preoccupi del fatto che chiudere una palestra, sospendere un corso si ripercuote, anche in termini economici, su queste piccole realtà che già fanno fatica ad andare avanti in condizioni normali. Si acclamano quando si prestano ad attivarsi per azioni nei confronti di soggetti deboli come gli anziani o disagiati come detenuti o quando offrono occasioni di socializzazione per giovani portatori di handicap o in situazione di disagio sociale ma ci si dimentica che gli istruttori, i tecnici, gli allenatori sono persone, in gran parte giovani, che non campano di aria fresca ma molti di loro svolgono queste attività come un vero e proprio lavoro e se non lavorano non hanno rimborsi.

La Provincia e i Comuni non credono allora opportuno incontrare anche queste realtà, come hanno fatto doverosamente con altre categorie sociali ed economiche devastate da questa situazione? Non credono che sia il caso di sentire anche le difficoltà di queste associazioni e degli operatori che vi svolgono la propria attività, per sostenerle, rassicurarle, agevolarle anche economicamente in modo che possano riprendere a svolgere le proprie attività necessarie per tutti, passata questa emergenza? Vogliamo una buona volta dare dignità anche a questo mondo che svolge una importantissima funzione sociale ed è anche un ambito lavorativo per molti, perlopiù giovani?

 

Il Centro Provinciale Sportivo
LIBERTAS LUCCA

Lucca , 9 Marzo 2020

“È con grande piacere che presento il secondo rapporto sullo sport in Toscana, curato dall’Osservatorio Sociale regionale, in sinergia e collaborazione con l’ Osservatorio regionale per lo Sport. È il risultato di un lavoro che ha coinvolto diversi soggetti istituzionali, il mondo delle società sportive e delle rappresentanze di settore. Una modalità di lavoro ormai collaudata, basata su competenze e capacita multidisciplinari che si combinano e si integrano per restituire un quadro conoscitivo condiviso e partecipato.

Un lavoro di ricerca che restituisce scenari e panorami dell’esperienza sportiva e racconta – attraverso la valorizzazione di dati, informazioni ed esperienze – le caratteristiche distintive e le tipicità di questo fenomeno, molto diffuso e radicato anche nella nostra regione. Nel volume vengono inoltre valorizzati i risultati dell’indagine sulle società sportive iscritte ai registri CONI e CIP, condotta nel 2018 dall’Osservatorio Sociale regionale, in collaborazione con CONI, CIP e ANCI Toscana. L’indagine, cui hanno partecipato 1.606 società, apre un’interessante finestra su modelli organizzativi e dimensioni economiche delle società sportive toscane.

Lo sport, da sempre sinonimo di gioco, divertimento e salute, rappresenta un movimento sociale, economico e culturale che, nella nostra Toscana, coinvolge oltre un milione di cittadini. L’offerta sportiva, diffusa su tutto il territorio regionale, può contare su quasi 6.000 impianti funzionanti, circa 10.700 spazi attrezzati dove si svolgono oltre 15.000 attività sportive. Questo movimento e tale perché e governato da una pluralità di soggetti, dal CONI al CIP, dalle Federazioni agli Enti di Promozione, dagli Enti Locali alle Università, e annovera circa 110.000 volontari che sono il basamento essenziale dell’ intero sistema.

 

RAPPORTO SULLO SPORT 2019.

Un patrimonio eccezionale fatto di tante persone che credono nello sport, nella sua funzione sociale, nella sua capacita di valorizzare talenti e far crescere cittadini e campioni esemplari. Anche dal punto di vista agonistico – grazie all’impegno di CONI, CIP e delle Federazioni – sono stati conseguiti risultati prestigiosi in varie discipline e un numero significativo di atleti e atlete hanno realizzato performance sportive di livello mondiale. Come sappiamo, praticare attività sportiva, ludica o motoria significa prendersi cura della propria salute fisica e mentale, vuol dire sviluppare e mettere in movimento consistenti energie generative, coltivare speranze e maturare attese positive. Il presente rapporto ci rivela quanta importanza riservino i toscani alla pratica sportiva e all’attività fisica e motoria e ci dice anche quanto questa dimensione di vita possa trasmettere valori universali alla società contemporanea.

Quindi lo sport e l’attività fisica hanno positivi effetti sulla salute, sull’educazione e sulla stessa cultura sportiva e agiscono inoltre come fattore sociale, garantendo ai cittadini e alle comunità locali benessere, progresso e qualità della vita. Anche in ragione di ciò abbiamo voluto normare questo settore con leggi e regolamenti per favorire la pratica delle attività sportive, ludico-motoriericreative e le modalità di affidamento degli impianti sportivi.

All’ interno del prossimo Piano Socio-sanitario integrato regionale troverà spazio il Piano per lo sport che andrà così a ricomporre un mosaico organico legato alle politiche di welfare e salute. Da tempo Regione Toscana sostiene il movimento sportivo, le sue articolazioni e i soggetti che vi operano, attraverso una serie di proposte e una programmazione volta a riqualificare l’impiantistica sportiva e a sostenere le manifestazioni promosse dalle società sportive. Lo facciamo perché riteniamo fondamentale valorizzare le politiche per lo sport in quanto portatrici di una grande valenza sociale e culturale, sempre tese a promuovere opportunità d’inclusione, di socializzazione e di coesione sociale.

Anche per questo puntiamo a sviluppare progetti che, attraverso la pratica sportiva, offrano contesti e spazi per la socialità e la condivisione; ne e un esempio concreto il progetto “Sport, scuola, compagni di banco”, grazie al quale i bambini che frequentano i primi anni della scuola primaria hanno la possibilità di svolgere attività motoria nella propria scuola , abbinando all’esperienza esaltante del gioco, l’attenzione al proprio benessere e a quello del gruppo classe.

Lo sport dunque come veicolo di crescita e benessere individuale e collettivo, strada maestra per il progresso e la crescita culturale e sociale della comunità. “Il bene si fa ma non si dice”, affermava Gino Bartali, quasi a confermare l’indissolubilità delle scelte di vita con le pratiche quotidiane, che – anche nello sport – non possono essere mai neutrali.

questa dimensione immateriale che rende lo sport unico, la carica di straordinarie ed entusiasmanti speranze che agiscono sulle dimensioni più profonde dell’essere umano, in quanto non risultano determinanti soltanto i risultati, ma quanto invece ciò che riusciamo a trasmettere con le azioni, i comportamenti e le scelte di tutti i giorni.

La pratica sportiva in tutte le sue forme e un fattore decisivo nella costruzione dei percorsi di vita. Ci permette di sviluppare ed allenare costantemente i caratteri della nostra personalità, ci aiuta a coltivare sogni e passioni; in molti casi ci fa gustare e vivere momenti di grande gioia cosi come attimi di grande delusione. necessario saldare alla vita le enormi positività dello sport, assumere le responsabilità delle scelte che facciamo, allontanare e combattere le contraddizioni, gli abusi e il malcostume che il movimento sportivo talora riproduce a livello locale e globale.

“Ci si può drogare di cose buone… una di queste e certamente lo sport”ci ricorda Alex Zanardi. In effetti molti di noi percepiscono e vivono lo sport come un grande propulsore di energie pulite, un mondo che aiuta a crescere, a sviluppare cittadinanza, appartenenza e che genera salute e felicità.

Tutti abbiamo avuto grandi maestri nell’ ambito sportivo, siano stati essi sportivi di successo piuttosto che semplici istruttori che hanno accompagnato la nostra crescita sportiva e umana. Proprio l’importanza della dimensione educativa attraversa questo mondo e lo rende permeabile ai valori universali, alla coltivazione di pratiche di vita orientate al bene comune e a servizio della felicita individuale. Con lo sport, il gioco di squadra, la fiducia nell’altro, il rispetto delle regole, si generano capacita e competenze utili anche nelle sfide più importanti della nostra vita. Non dobbiamo smettere di ricercare una prospettiva che guardi al di la di quello che riusciamo a scorgere. Lo sport può aiutarci in questo, può riscaldare i nostri cuori e renderci persone migliori, attente e interessate a costruire una comune sapienza civica e umana.”

 

Stefania Saccardi
Assessore al diritto alla salute, al welfare,
alla integrazione sociosanitaria

Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo.

Un incontro sul ruolo dello sport

 

Articolo originale Libertas Nazionale

 

Oggi è la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. Consapevolezza sì, perché l’autismo è una condizione che prima di tutto va capita, dalla società, dalle istituzioni e dalle singole persone. Un impegno a comprenderne le caratteristiche per superare le paure che spesso rendono complesse le fasi di inclusione.

In occasione di questa giornata la Libertas ha partecipato ad un tavolo tecnico per confrontarsi sulle potenzialità della attività sportiva come strumento di reale e profonda comunicazione per quei bambini che soffrono dell’isolamento che può comportare questo tipo di disabilità intellettiva. Una difficoltà relazionale che lo sport può sciogliere e rielaborare.

L’incontro si è svolto nella sede dell’Ambasciata di Bielorussia, a Roma, in occasione della presentazione del  progetto “Sport Inclusive” a cui sta da tempo lavorando la vice-campionessa olimpica di nuoto Aleksandra Gerasimenia bel proprio Paese, con il sostegno dell’Organizzazione Internazionale Bielorussa “Bambini, autismo e genitori”.

Il Vicepresidente Libertas Renzo Bellomi ha incontrato l’Ambasciatore Aleksandr Guryanov, le rappresentanze bielorusse e italiane di questo progetto per raccontare l’esperienza sociale della Libertas e valutare insieme nuove possibilità future.

” Lo sport può colmare molte più distanze di quanto si pensi. Azzera le differenze e apre al confronto” , con queste parole il Vicepresidente Bellomi ha sottolineato il ruolo centrale dello sport sociale nella qualità della vita di tutti noi, ricordando anche l’impegno del Centro provinciale di Lucca e del suo Presidente Renzo Marcinnò che da ormai sei anni si occupa di scambi culturali e sportivi con il mondo bielorusso.

Importante anche la presenza del Presidente regionale Libertas Lazio Enzo Corso che ha accolto con interesse le opportunità di collaborazioni future.

Al tavolo anche la rappresentante di Unicef Italia, Maria Capello che ha portato la sua esperienza, raccontando dell’attenzione che Unicef sta ponendo proprio sulla questione dello sport rivolto ai bambini a livello internazionale.

Molti i temi messi al centro della giornata ma unico il pensiero, se sulle disabilità fisiche si sono compiuti molti passi in avanti ancora molto c’è ancora da fare per capire la disabilità intellettivo-relazionale e lavorare a percorsi che concorrano a prospettive di vita degne di essere chiamate tali. E’ necessario continuare a creare reti integrate e scambi di competenze per intervenire in modo sempre più precoce ed impattante sulla piena integrazione sociale che passi anche dalla possibilità di lavorare ed essere autonomi.

In questa partita il mondo dell’associazionismo sportivo può giocare un ruolo centrale per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi, per intervenire sul corpo ma soprattutto sull’anima di questi bambini.

Anche quest’anno la nostra società ASD PROGETTO SPORT, con il supporto del Centro Provinciale Libertas Lucca, ha organizzato il Campionato Regionale Libertas Toscana. Manifestazione di nuoto, protagonisti i non agonisti. Lo Swim Contest è svolto ogni anno con regolarità da 15 anni senza interruzioni.

Come da tradizione, l’8 dicembre, la Piscina Comunale di Capannori ha ospitato la Prima Prova della manifestazione. Dieci Società con 280 atleti suddivisi in due turni per un totale di 550 gare, si sono confrontate nelle gare individuali e nelle staffette dedicate al Memorial “Monica Magnani” .

Durante la gara è stato battuto il vecchio record dei 50 rana Maschi categoria Ragazzi. Tommaso Remafedi del Circolo Nuoto Lucca ha stabilito il nuovo tempo di 00.34.70 ritoccando il precedente che resisteva dal 2006. Tutti risultati, le classifiche e i records li trovate su www.swimcontest.it

L’organizzazione e tutta la gestione sono a cura della ASD PROGETTO SPORT

Largamente utilizzato in ambito medico, psicologico e sportivo il Training Autogeno è un metodo di auto-distensione psicofisica, uno strumento fortemente efficace ed universalmente riconosciuto che incrementa il benessere, la calma, il recupero di energie, la concentrazione, la regolazione del sistema neurovegetativo; inoltre favorisce il potenziamento delle prestazioni mentali e fisiche (in ambiti quali lo sport, la musica, lo studio, il lavoro, etc), il raggiungimento di obiettivi, l’apprendimento di buone abitudini, la diminuzione dell’ansia, la remissione di sintomi di natura psicosomatica quali ad esempio disturbi digestivi, gastriti, ipertensioni, insonnia, etc.

Ci sarà un Open Day lunedì 15 Ottobre con una serata teorico-pratica di introduzione al metodo aperta a tutti.

Il corso è tenuto dalla Dott.ssa Chiara Ferroni, psicologa psicoterapeuta (guarda il sito) e si svolgerà tutti i lunedì dalle 21.30 alle 22.30 per 8 incontri a cadenza settimanale presso la sede Anffas di Lucca, in Via dell’Acqua Calda (San Pietro a Vico) a partire da lunedì 22 Ottobre 2018.

Per info e iscrizioni vedete la pagina Polisportiva dedicata ai corsi

Alla Campionessa SARA MORGANTI fu assegnato nel 2016 a Siena l’ Oscar Libertas Toscana per la promozione sportiva nonchè la Tessera Libertas ad honorem. Fummo emozionati del suo racconto per la mancata competizione alla Olimpiadi di Pechino per l’esclusione del cavallo. Delusa, ma motivata a continuare, promise di riprovare, con la determinazione che la caratterizza, a conquistare la propria rivincita. E così ha fatto: ha coronato il suo sogno e quello di tutti noi!
“TRYON (USA) – Si sono tenuti nei giorni scorsi i Fei World Equestrian Games Tryon 2018, nello stato della Carolina del Nord. La barghigiana Sara Morganti si è riconfermata campionessa, dopo la vittoria del 2014 in Normandia, salendo sul gradino più alto del podio ai campionati mondiali di Paradressage.

Per approfondire leggi il Ti informo che…

Il presidente onorario del Centro Provinciale Libertas Lucca Pier Giorgio Licheri è stato nominato oggi (13 Luglio) presidente del Centro Nazionale per il Volontariato (Cnv): la votazione da parte del Comitato di Indirizzo del Cnv è stata espressa all’unanimità. Succede a Edoardo Patriarca che lo ha presieduto dal 2012 ad oggi e a cui il Cnv ha rivolto un nuovo e caloroso ringraziamento per il lavoro svolto.

Per approfondire leggi il Ti informo che…

Prenderà il via per il quarto anno consecutivo il progetto “Salta sù”. Lo sport come azione di contrasto al rischio di esclusione sociale dei bambini, promosso da Caritas Diocesana di Lucca, Panathlon Lucca, Centro Provinciale Libertas Lucca, Unione nazionale veterani dello sport sezione “Dovichi” di Lucca, i Comuni di Lucca e Capannori e varie società sportive del territorio.
Il progetto si propone di facilitare l’accesso alle attività sportive ai minori di età compresa tra i 7 e i 13 anni che si trovano in condizioni di disagio economico e deprivazione materiale.

Per approfondire leggi il progetto Salta su. Solidarietà e volontariato attraverso lo sport

Lunedi 9 Aprile alle ore 21 primo appuntamento con il corso “ difesa in rosa “ presso la palestra della Scuola Media di Camigliano di Capannori,  “metti al tappeto le tue paure” corso di tecniche pugilistiche che la ASD Pugilistica Lucchese organizza insieme alla Libertas Lucca con il patrocinio del Comune di Capannori e della Commissione pari Opportunità